L’acido ipocloroso ha formula (HCIO) e viene spesso usato come disinfettante sicuro per trattare le riserve idriche, i sistemi di irrigazione, acque reflue industriali (controllo dei fanghi) e le superfici di preparazione degli alimenti.
L’acido ipocloroso con il nome iupac viene identificato come acido monoossoclorico (I). Nelle varie desinenze viene anche chiamato come: acido clorico, idrossido di cloro oppure idrogeno ipoclorito.
L’acido ipocloroso ha dissociazione in acqua solo parziale, perche è un acido debole e la sua costante di dissociazione acida (ka) è di : 3,0 × 10-8.
L’acido ipocloroso in acqua si presenta come una soluzione di cloro chimico e acqua. È una soluzione incolore e le sue proprietà fisiche esatte sono variabili e dipendono dalla concentrazione della soluzione.
L’acido ipocloroso è un disinfettante più potente del cloro con proprietà antimicrobiche e antibatteriche contro un’ampia gamma di microrganismi.
Descrizioni generale
L’acido ipocloroso reagisce con basi per formare sali chiamati ipocloriti. Ad esempio, l’ipoclorito di sodio (NaOCl), il principio attivo della candeggina, si forma facendo reagire l’acido ipocloroso con l’idrossido di sodio.
L’atomo di cloro presente nella molecola dell’acido ipocloroso gli conferisce una spiccata capacità ossidante, infatti il suo potenziale standard di riduzione è di 1,61 Volt.
La formula chimica dell’acido ipocloroso è HClO con l’ossigeno centrale collegato agli atomi di cloro e idrogeno attraverso singoli legami.
L’acido ipocloroso è stato identificato come un’entità chimica più di 150 anni fa. Le sue proprietà anti-infettive furono riconosciute già prima dell’uso del cloro acquoso come antisettico per le ferite traumatiche durante la prima guerra mondiale.
Negli anni 40, negli ospedali londinesi venivano utilizzate soluzioni aerosolizzate di acido ipocloroso come misura di controllo degli agenti patogeni dispersi nell’aria.
Decenni dopo si scopri che l’acido ipocloroso è prodotto nel corpo umano dalle cellule immunitarie per combattere le infezioni, in quanto agisce contro un’ampia gamma di microrganismi.
Con maggiore precisione l’acido ipocloroso è sviluppato naturalmente all’interno di neutrofili umani attivati e di altri fagociti residenti nel tessuto. Questo avviene attraverso l’attività della mieloperossidasi (MPO) sui perossidi e sul citoplasmatico durante lo “scoppio ossidativo" attivato dall’attivazione dei fagociti.
L’acido ipocloroso generato fisiologicamente è di breve durata, poiché il composto è altamente reattivo e viene rapidamente convertito dall’ossidazione e dalle reazioni di alogenazione. Gli effetti antimicrobici sui batteri all’interno dei fagosomi sono rapidi e potenti. Mentre prodotti di reazione con proteine intracellulari, amminoacidi e piccole molecole persistono con emivite molto più lunghe e partecipano a una serie di eventi a valle.
Acido ipocloroso, lewis.
La formula di lewis o struttura di lewis è utilizzata per rappresentare graficamente il legame covalente di una molecola o ione. Nella rappresentazione di Lewis i simboli degli elementi rappresentano gli atomi, mentre i punti rappresentano gli elettroni che li circondano.
Questo metodo fu inventato dal chimico Gilbert Lewis, basandosi sulla regola dell’ottetto. Questa regola è di natura empirica e fù frmulata dallo stesso Gilbert Newton Lewis per esporre approssimativamente la formazioni dei legami chimici tra gli atomi. Questa regola è utilizzabile solo per gli atomi dei gruppi principali della tavola periodica.
La regola dell’ottetto. dice che “ogni atomo tende, attraverso la formazione di legami chimici, ad acquistare o a perdere o a mettere in compartecipazione elettroni fino a raggiungere una configurazione elettronica esterna costituita da otto elettroni”.
Una struttura di Lewis può essere disegnata per qualsiasi molecola legata covalentemente, così come per i composti di coordinazione.
La struttura di lewis per l’acido ipocloroso è riportata di seguito
Come si forma l’acido ipocloroso ?
L’acido ipocloroso si può ottenere in laboratorio aggiungendo cloro all’acqua ottenendo acido ipocloroso assieme all’acido cloridrico (HCl).
La reazione di cui sopra è in equilibrio e non è facile isolare HClO da questa miscela. Tuttavia, i sali ipoclorosi stabili possono essere ottenuti sciogliendo gas di cloro in soluzione di idrossido di sodio o altre soluzioni acquose di base.
HClO può anche essere preparato sciogliendo monossido di diclorina in acqua secondo la seguente reazione.
Un’altro metodo per ottenere l’acido ipocloroso è facendo gorgogliare CO2 in una sospensionde di cloruro di calce, Ca(ClO)2.
Durante il passaggio della CO2 si liberano degli ioni ipoclorito derivari dal cloruro di calce che idrrolizzano in soluzione acquosa secondo la seguente reazione.
Come si dissocia l’acido ipocloroso ?
L’acido ipocloroso si dissocia rapidamente soprattutto sotto la luce del sole sviluppando ossigeno e acido clorico. Come prima fase si ottiene una dissociazione con sviluppo di ossigeno come la reazione seguente:
L’ossigeno generato ossida a sua volta l’acido ipocloroso rimasto secondo la reazione seguente :
Acido ipocloroso, numero di ossidazione.
Il numero di ossidazione dell’acido ipocloroso è +1.
Per identificare il numero di ossidazione di un componente in un composto si utilizza il concetta dell’elettronegatività.
Utilizzando questo principio possiamo stabilire il numero di ossidazione di un elemento, è il valore della carica che esso assume quando attribuiamo gli elettroni di legame all’elemento più elettronegativo.
Per l’acido ipocloroso (HClO) si ha:
O= -2; H= +1; e di conseguenza Cl = +1.
Acido ipocloroso, legame dativo.
Il cloro presente nell’acido ipocloroso ha dei doppietti elettronici di non legame. Al contrario, il cloro dell’acido perclorico (HClO4) permette un legame dativo perchè ha dei doppietti che vengono donati a atomi di ossigeno. Questi atom posseggono sei elettroni di valenza i quali hanno bisogno di due elettroni per completare il guscio di valenza e raggiungere l’ottetto.
Proprietà
Formula chimica: HCIO
Acido ipocloroso nome iupac: Acido ossoclorico (I)
Acido ipocloroso ka, Costante di dissociazione acida: 3,0 × 10-8.
Massa molare: 52,46 g / mol
Solubilità in acqua: solubile
Aspetto liquido: trasparente.
Densità: variabile
Numero CAS: 7790-92-3.
ChemSpider: 22757.
Numero CE: 232-232-5.
UNII: 694C0EFT9Q.
Numero RTECS: 712K4CDC10.
ChEBI: 24757
PubChem CID: 24341.
Riempire il formulario seguente e raccontateci il vostro progetto, noi vi risponderemo il prima possibile